idrosadenite

 

<< TORNA ALL 'ALGORITMO

1 B - Individuazione e valutazione di fattori di rischio

  • a. Obesità
  • b. Tabagismo
  • c. Sindrome metabolica – componenti:
    - diabete/insulino-resistenza
  • - Dislipidemia
  • - Ipertensione arteriosa

Sono gli stessi che aggravano le malattie cardiovascolari:

Obesità     

IMC ≥ 30; obesità addominale:  circonferenza addominale > cm 88 nella donna; > cm 102 nell’uomo.
L’obesità è associata sia ad un aumento dei fenomeni di frizione/trauma meccanico localmente a livello delle pieghe cutanee che ad uno stato pro-infiammatorio sistemico, per l’aumentata sintesi di adipochine e citochine infiammatorie.
Anche il sovrappeso (IMC > 25 < 30) sembra essere un fattore di rischio associato a HS. 

Tabagismo    

Per l’OMS fumare anche solo 1 sigaretta al giorno è sufficiente per essere considerato un fumatore.  Un counseling breve (3 minuti) da parte del MMG nei confronti del suo paziente fumatore, riesce a ridurre di poco la percentuale dei tabagisti, durante l’anno. Per raggiungere migliori risultati è necessario strutturare meglio l’attività di counseling e, spesso, può essere necessario prescrivere dei farmaci, per aiutare la compliance del paziente. Studi descrittivi hanno dimostrato una correlazione positiva tra la gravità della malattia HS e IMC e fumo di tabacco: il parere degli esperti è che il fumo di sigaretta ed il sovrappeso debbano essere evitati. Per altri AA. il fumo di sigaretta induce direttamente i fenomeni di ipercheratosi e infiammazione a livello dell’epitelio follicolare.
Utile seguire le linee guida per la disassuefazione dal fumo che tengano conto delle “ 5 A della lotta al fumo”, intese come tappe da percorrere: ASK - chiedere a tutti i pazienti, ad ogni visita, se fumano; ADVISE - informare sugli effetti del fumo e raccomandare di smettere; ASSESS - definire le caratteristiche del soggetto; ASSIST - stabilire e attuare un percorso terapeutico; ARRANGE - attuare interventi per prevenire la ricaduta e pianificare un follow-up.

(Linea Guida dell’ISS consultabile all’indirizzo internet: http://www.snlg-iss.it/lgp_fumo_2013;    
altre LLGG:
1.
The tobacco use and dependence clinical practice guideline panel, staff, and consortium representatives.A clinical practice guideline for treating tobacco use and dependence. JAMA 2000;28:3244-54 ;            
2.
American Medical Association. Guidelines for the diagnosis and treatment of nicotine dependence: how to help patients stop smoking. Washington DC: American Medical Association; 1994;                                                             
3.
Glynn TJ, Manley MW, Pechacek TF. Physician-initiated smoking cessation program: the National Cancer Institute trials. ProgClinBiol Res 1990;339:11-25).

Sindrome metabolica

La presenza contemporanea di almeno 3 su 5 dei seguenti fattori di rischio (ipertensione arteriosa: sistolica > 130 mmHg e diastolica > 85 mmHg; trigliceridemia > 150 mg/dL; colesterolo HDL < 40 mg/dL nell’uomo e < 50 mg/dL nella donna; obesità addominale (vedi sopra); Intolleranza glicemica (glicemia a digiuno ≥ 110 mg/dL), permette di fare diagnosi di sindrome metabolica.    È l’anticamera del Diabete, configurandosi una insulino-resistenza periferica oltre alla dislipidemia.           
La comorbilità HS /sindrome metabolica colpisce soprattutto i giovani (< 35 anni). 
La modifica degli stili di vita, correggendo l’alimentazione e favorendo una sufficiente attività motoria, è in grado di migliorare il quadro generale agendo su tutti i fattori di rischio evidenziati.  
Per ridurre il peso e migliorare l’attività fisica può essere utile seguire l’algoritmo del progetto SAFE (http://alimentazione.fimmg.org/safe/algoritmo.htm) con il manuale di approfondimento, che permette anche di valutare la presenza di eventuali controindicazioni alla perdita di peso.