idrosadenite

 

<< TORNA ALL 'ALGORITMO


5 D - Gestione dei sintomi di suppurazione cutanea (G1) e delle recidive infiammatorie di malattia (G2)

La gestione delle lesioni suppurative acute, in particolare dell’ascesso cutaneo, è fondamentale nell’ HS, una malattia a decorso cronico-recidivante caratterizzata da frequenti episodi di suppurazione cutanea. Il medico di base è il primo referente del paziente per la gestione di una recidiva infiammatoria di malattia, evitando in questo modo il ricorso ai servizi di pronto soccorso ospedaliero.

  • Gestione della terapia antidolorifica segue la scala WHO per le cure palliative

G1- gestione dell’ascesso cutaneo acuto

Le lesioni suppurative acute, in forma di classico ascesso sottocutaneo o di noduli o placche infiammatorie, sono associate ad un intenso dolore infiammatorio, frequentemente intollerabile per il paziente.

☐ Ascesso infiammatorio a sede sottocutanea, chiuso e non-fluttuante alla palpazione → astenere/ritardare l’incisione semplice della lesione; applicazione locale di impacchi caldo-umidi; valutare aggiunta di terapia antibiotica locale e/o sistemica, valutare aggiunta di farmaci anti-infiammatori e anagelsici (paracetamolo, FANS). Consigliare riposo del paziente e il monitoraggio continuo della temperatura corporea.

☐ Rottura spontanea della cisti/ascesso sottocutanea→ spremitura “leggera”della lesione e drenaggio del materiale purulento.

☐ Ascesso o cisti infiammata ben fluttuante alla palpazioneVincisione e drenaggio della raccolta purulenta con riduzione del dolore e immediato sollievo per il paziente.


Tale pratica di emergenza segue le buone norme della detersione e disinfezione delle ferite acute. A questo punto, la lesione suppurativa “aperta” deve essere considerata come una ferita o ulcera infetta e gestita secondo le linee guida sulle ferite croniche e ulcere croniche (http://ewma.org/fileadmin/user_upload/EWMA.org/Position_documents_2002-2008/Italian_pos_doc_2006.pdf
EWMA = European Wound Management Association).

N.B.: L'utilizzo di antibiotici topici per le ferite "aperte" non è raccomandato per il rischio di indurre il fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici e di reazioni allergiche da contatto.

Nelle lesioni di HS “aperte” e complicate è indicata l’utilizzo di medicazioni avanzate (primarie o secondarie), ossia dispositivi medici biocompatibili che favoriscono la guarigione della ferita in ambiente umido. I vantaggi delle medicazioni avanzate nella HS sono legate al loro maggior potere assorbente, alle proprietà antibatteriche, alla gestione dell’odore, alla conformabilità rispetto alla sede anatomica delle lesioni e alla facilità di utilizzo (maggiore intervallo nelle medicazioni).

Medicazioni avanzate utilizzabili nella gestione delle lesioni da HS:
☐ idrofibre
☐ alginati
☐ alginati con ioni argento
N.B.: in presenza di tratti fistolosi profondi non esplorati (HS moderata-severa) l’utilizzo di medicazioni avanzate in prima battuta è sconsigliato. È necessario un videat specialistico (con ev. specillazione e esame ecografico) per valutare l’estensione delle fistole sottocutanee e il grado di infiammazione del tessuto lesionale.

In casi di ferite di grado moderato-severo, perdite di sostanza significative primarie o secondarie a interventi chirurgici per HS di lesioni cutanee o sottocutanee complicate (fistole profonde) è consigliabile l’invio del paziente ad un centro specialistico di secondo livello con dermatologi o infermieri specializzati nella pratica clinica del“wound-healing”, ad es. utilizzo di medicazioni avanzate e terapia a pressione negativa.

G2- gestione delle recidive infiammatorie di malattia

La fase acuta di infiammazione delle lesioni cutanee di HS (recidiva infiammatoria) è l’evento che più frequentemente induce il paziente a rivolgersi al medico di base.
In caso di recidiva infiammatoria di malattia → rinviare il paziente allo specialista dermatologo del Centro di riferimento, per modificare la terapia in atto o iniziare un nuovo ciclo di terapia.
L’utilizzo di una terapia antibiotica sintomatica (un ciclo di almeno 7 giorni) deve essere attentamente valutato in base ai sintomi e alle manifestazioni cliniche del paziente (vedi sopra “Utilizzo degli antibiotici”). Un ciclo di terapia antibiotica sintomatica può essere utilizzato in caso di una complicanza/sovrapposizione infettiva di malattia.